Un lavoro stabile che consente un impegno full time con contratti a tempo indeterminato. Un’attività che soddisfa gli operatori tanto da farlo considerare il proprio lavoro definitivo e da consigliarlo ad altri. Un’esperienza che porta gran parte dei lavoratori a sentirsi utili per aver risolto un problema alle persone e anche alla volontà di aiutarli sempre di più. Una popolazione soddisfatta degli investimenti apportati dalle proprie aziende per introdurre lo smartworking in modo tempestivo ed inclusivo.
È questo il ritratto del settore dei contact center (consultabile qui) tracciato dai lavoratori e dai collaboratori a progetto intervistati nel corso di due ricerche commissionate da Assocontact - Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer - all’agenzia SWG e successivamente a NOICON.
I risultati, che contrastano vivacemente il racconto main stream del mondo dei Contact Center, sono stati presentati durante l’annuale Assemblea Nazionale che ha visto anche un importante cambio statutario dell’Associazione che compie un ulteriore passo avanti nel proprio riposizionamento includendo da ora anche tutti i portagonisti dei servizi in Outsourcing ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.
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